Elezioni politiche in Italia del 2006 | ||||
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Stato | Italia | |||
Data
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9-10 aprile | |||
Legislatura | XV legislatura | |||
Assemblee | Camera dei deputati, Senato della Repubblica | |||
Legge elettorale | Legge Calderoli | |||
Affluenza | 84,24[1]% ( 2,89%) | |||
Gruppi | ||||
Camera dei deputati | ||||
Voti | ||||
Seggi | 348 / 630 |
281 / 630 | ||
Differenza % | 9,31%
|
0,18%
| ||
Differenza seggi | 87
|
87
| ||
Senato della Repubblica | ||||
Voti | ||||
Seggi | 158 / 315 |
156 / 315 | ||
Differenza % | 5,22%
|
7,68%
| ||
Differenza seggi | 24
|
20
| ||
Distribuzione del voto alla Camera per lista e per coalizione
| ||||
Governi | ||||
Prodi II | ||||
Le elezioni politiche in Italia del 2006 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 9 e lunedì 10 aprile 2006.
L'Unione, la coalizione di centro-sinistra, prese circa 25 000 voti in più della coalizione di centro-destra alla Camera e circa 500 000[5] voti in meno al Senato, a cui corrispose comunque una maggioranza - seppur di pochi seggi - per via del fatto che il numero di seggi del Senato viene distribuito su base regionale e non nazionale.[7][8][9]
L'esito della tornata elettorale è stato incerto fino alla fine dello scrutinio delle schede, attirando l'attenzione della stampa internazionale.[10][11][12][13][14]
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